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Vecchio calorifero? Rifacciamogli il look!

I tuoi termosifoni sono ormai vetusti, ingialliti e non si intonano con l’arredamento? Ecco come rinnovarli passo dopo passo.


Benché con l’arrivo della bella stagione cessino di funzionare, i caloriferi rimangono parte integrante della casa… perché non trasformarli in un complemento d’arredo? Dopo diversi anni possono infatti rovinarsi e perdere il loro splendore originale. O semplicemente potrebbero non piacerti più, visto che hai cambiato l’arredamento e non sono in armonia col tuo nuovo stile.

Una soluzione economica ed efficace può essere quella di rinnovarne la finitura, ridipingendoli in autonomia. Così non solo avrai modo di contenere i costi, ma ti dedicherai a un hobby creativo e rilassante.

Di cosa hai bisogno

Cambiare look al calorifero può essere divertente, a maggior ragione se sei un amante del fai-da-te, ma è un lavoro vero e proprio. Per cui ritagliati del tempo libero e assicurati di avere tutto l’occorrente. Di cosa stiamo parlando?

  • Smalto all’acqua per termosifoni
  • Pennelli.
  • Nastro di carta.
  • Teli, fogli o cartoni, da posizionare sotto il calorifero mentre lavori.
  • Carta vetrata.
  • Panni e detersivi specifici.
  • Spazzola d’acciaio per la ruggine (opzionale).
  • Fondo antiruggine (opzionale).

 

Innanzitutto bisogna avere le idee chiare sul colore. Potresti optare per uno vivace e in netto contrasto con la parete, ma che riprenda l’arredamento della stanza, o “mimetizzare” il calorifero con la stessa tinta delle mura.

Veniamo al tipo di smalto: spray o tradizionale?

Se scegli una bomboletta a spruzzo potrebbe essere necessario smontare il termosifone, il che complica un po’ le cose se non hai grande dimestichezza. Tuttavia, lo spray ti garantisce un ottimo risultato in tempi piuttosto rapidi, a patto di proteggere tutte le superfici (muri, tende, mobili, specchi, ecc.).

Diversamente, uno smalto da applicare col pennello non richiede per forza che il radiatore venga smontato. E’ un’opera un po’ più lunga e certosina che, però, potrebbe avere i suoi vantaggi in termini di effetto.

La scelta dello smalto e del pennello

Lo smalto ideale per riverniciare il calorifero deve avere requisiti che tengano conto della salute di chi vive in casa e della resa finale. Meglio uno ad acqua, adatto agli sbalzi di temperatura, specifico per gli interni, inodore, che non faccia bolle né ingiallisca.

Per quanto riguarda i pennelli invece, ti consigliamo di averne due: un pennello piatto per verniciare la superficie laterale e frontale, uno lungo e angolare per raggiungere i punti più difficili.

Per valutare tutti questi aspetti e capire i quantitativi di smalto che ti occorrono, puoi farti consigliare dal tuo colorificio di fiducia.

Come riverniciare il calorifero

Lo step numero uno è preparare gli strumenti e proteggere la zona in cui si trova il termo – che deve essere ben freddo. In questo senso, ti saranno molto utili giornali, teli di plastica o cartoni da appoggiare sul pavimento e sui muri adiacenti al radiatore. Puoi fermare il tutto con del nastro di carta.

A questo punto devi procedere con una pulizia scrupolosa del calorifero. In presenza di ruggine eliminala aiutandoti con una spazzola apposita, pulisci con detergente e acqua dopodiché spennella un antiruggine. In alternativa, potresti considerare l’acquisto di uno smalto che contenga antiruggine direttamente al suo interno. Se c’è della vecchia vernice deteriorata, dovrai rimuoverla con la carta vetrata.

Terminata questa fase, potrai cominciare a passare lo smalto. Con il pennello piatto e quello angolare stendi il colore sui lati, poi sul fondo e infine sulla parte davanti, prestando attenzione a non eccedere con il prodotto. Il rischio è che goccioli o che in alcune aree lo strato di smalto sia più spesso: il risultato sarebbe antiestetico e poco professionale!

Lascia asciugare per il periodo indicato sulla confezione dello smalto, avendo cura di arieggiare l’ambiente. Ora non ti resta che applicare la seconda mano di smalto e il gioco è fatto.

Riverniciare il calorifero: possibili pericoli per la pelle

Realizzare una piccola “impresa” come questa – senza avvalersi di un esperto – è una grande soddisfazione, non trovi? Purtroppo, utilizzando strumenti per il fai-da-te tra cui forbici, taglierine, carta vetrata o spazzole d’acciaio… i pericoli sono dietro l’angolo. E’ sufficiente una minima disattenzione per procurarsi un taglietto, un’escoriazione o un’abrasione.

Niente che non possa essere risolto facilmente, soprattutto se hai nel kit di pronto soccorso dei cerotti medicati imbibiti di acido ialuronico che aiutano la pelle a rigenerarsi e a guarire. Confortevoli, traspiranti e impermeabili, vanno applicati ogni 48 ore e non si attaccano alla ferita, tanto che la rimozione è praticamente indolore!

Adesso che conosci i vari pro e contro, concentrati sul nuovo look da dare ai caloriferi di casa tua.