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Famiglia che fa trekking

Trekking con bambini al seguito? Perché no!

Mini guida per un’esperienza di trekking con i tuoi figli all’insegna dell’energia, della curiosità e del divertimento.

 

I tuoi figli sono sempre davanti ai videogiochi o con il telefono in mano? Tuo marito domina il telecomando ogni fine settimana? A dirla tutta a te fa anche piacere stare ad oziare tra le mura di casa, appena ne hai la possibilità? E’ proprio così: lo stress, la routine quotidiana e le moderne tecnologie digitali ci stanno sempre più abituando a cercare il relax in solitudine, in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri, nella propria camera. Ma questo non va bene! E allora, come tuo Amico per la Pelle, non posso che suggerirti una preziosa alternativa: il trekking, ovviamente con i tuoi bambini al seguito.

Di cosa si tratta? Il termine deriva dall’inglese to trek, che significa fare un lungo percorso camminando piano. Per esteso, indica un’escursione nella natura, a piedi, su sentieri di campagna o in montagna, magari in un bosco o intorno a un lago.

Perché farlo con i bambini? Per mille motivi, tra cui:

  • Distrarli dai videogiochi
  • Fargli fare attività motoria
  • Permettergli di respirare aria pulita
  • Svolgere un’attività insieme, che ricorderanno per sempre
  • Fargli scoprire la bellezza della natura
  • Cogliere l’occasione per educarli al rispetto dell’ambiente

Certo la pigrizia è dura da vincere, ma dopo una giornata all’aperto, la carica d’energia sarà tale che tutti quanti, in famiglia, non vedrete l’ora di ripetere l’esperienza.

 

Hai tanti dubbi? Sono troppo piccoli? Si stancheranno? Sarà pericoloso? E se c’è brutto tempo? Come li devo vestire? Ce la faranno a portarsi dietro lo zaino? Alla lunga non si annoieranno? Certo è impossibile dare una risposta che vada bene per tutti, del resto ognuno dovrebbe conoscere i propri figli, ma al fine di fare trekking con i bambini bastano piccole accortezze generali e qualche trucco. Ecco quali:

  • Come prima esperienza è opportuno affidarsi a un percorso semplice, magari praticabile in una sola giornata, a poca distanza da casa. Successivamente si potrà optare per scarpinate più lunghe, complesse e magari di più giorni, con il pernottamento in una locanda o – perché no – in un campeggio.
  • L’età giusta? Sostanzialmente dai 5-6 anni in su si può fare tutto perché ormai camminano e corrono benissimo, e sono in grado di apprezzare l’esperienza. Tutto comunque è correlato al percorso che si sceglie.
  • Devono avere una particolare idoneità fisica? Devono essere allenati a camminare? Assolutamente no. Per fare lunghe passeggiate in mezzo alla natura non è necessario. La loro resistenza l’avrai comunque già testata con le prime escursioni semplici vicino casa. Piuttosto: ricorda che sostanzialmente i tuoi figli hanno più fiato e muscoli di te e il tuo compagno messi insieme! Se soffrono di allergia ai pollini può essere necessario portarsi dietro l’antistaminico, ma questo vale anche per gli adulti.
  • Fai spesso delle pause, magari anche per fare delle foto di gruppo. Permetteranno a loro (e a te) di riprendere fiato.
  • Spuntini e snack preferiti dai bambini non possono mancare nello zaino: biscotti, noci, qualche frutto che non si rovini (tipo mela o pesca) e magari un panino per il pranzo andranno benissimo, ovviamente insieme all’acqua. L’importante è non caricarsi di troppo peso nello zaino.
  • E a tal proposito: le borse dei bambini devono essere ovviamente leggere, ma contenere comunque il loro personale necessaire (una bevanda e lo snack): questo per farli partecipare attivamente al percorso-avventura.
  • Tu invece dovrai portare anche salviette detergenti e un rimedio per le piccole emergenze outdoor. Graffi vicino a un ramo, cadute e ruzzoloni che sbucciano il ginocchio, così come la puntura di un insetto, sono eventi che bisogna tenere in considerazione: nulla di serio o pericoloso, ma certamente affrontabile se hai con te il giusto kit di pronto soccorso. Il prodotto ideale che non pesi troppo nello zaino? E’ in formato flacone, in forma di polvere spray a base di acido ialuronico e argento metallico: lo puoi applicare in modo semplice e rapido e non solo favorisce la guarigione della ferita, ma previene anche la contaminazione batterica.
  • Per ciò che riguarda gli abiti dipende dal luogo, altitudine e stagione. E’ sempre opportuno vestirsi comodi e a strati, ovvero con felpa e giubbino da togliere all’occasione.
  • Per motivare i bambini a camminare e al contempo farli divertire bastano piccole accortezze: fai in modo che uno di loro a turno faccia da leader trekking, ovvero sia il capofila, questo permetterà di dare il giusto passo al gruppo e un senso di responsabilità che inorgoglisce; poni degli obiettivi da raggiungere (“oltre quella radura ci fermiamo e mangiamo i biscotti!“); organizza una piccola gara, ad esempio a chi sul percorso trova più fiori diversi, vede animali selvatici, o inventa storielle divertenti camminando.
  • Cogli l’occasione per stimolarli al rispetto della natura, spiega loro quanto sia importante non lasciare immondizia o cartacce in giro, non rompere rami d’albero o distruggere la tana di un animaletto.
  • Infine ricorda di non avere fretta a raggiungere la fine del percorso: non è necessario. Come si dice… Quel che conta non è la destinazione, ma il viaggio!