L'angolo della pelle
Lo sai che la sabbia può celare diverse insidie? Scopriamo insieme quali sono le più frequenti.
Le lunghe distese di sabbia a ridosso del mare sono una delle mete preferite – soprattutto dalle famiglie – per far divertire i più piccoli. Tuttavia, possono nascondersi alcuni pericoli: all’interno della sabbia vivono infatti svariati microrganismi, alcuni buoni e utili, altri decisamente insidiosi. per gli adulti e per i bambini.
Ecco una lista che ho preparato per te, con i rischi per la pelle a cui può andare incontro chi ama camminare a piedi nudi in spiaggia, giocare a racchettoni o a beach volley, fare buche e castelli.
L’impetigine
Una delle più comuni infezioni che si possono contrarre attraverso la sabbia è l’impetigine, dovuta a un batterio chiamato streptococco e talvolta allo stafilococco. E’ molto contagiosa e può trasmettersi per contatto indiretto. E’ facile da identificare: determina delle lesioni rotonde sulla pelle di viso, mani, gambe e cuoio capelluto. Come si può curare? Con degli antibiotici prescritti dal medico, topici o per via orale.
Infezioni fungine
Siamo abituati a pensare che si possano prendere camminando scalzi a bordo piscina. Ma di fatto sono una minaccia anche sulla spiaggia, dove anzi i funghi trovano un ambiente più confortevole, caldo e umido, nonché ampiamente frequentato da persone e animali domestici oppure randagi. La colpa è dei cosiddetti dermatofiti fungini che si legano alla cheratina, una sostanza presente nella pelle e nelle unghie. L’infezione che ne deriva è nota come Tinea o dermatomicosi, un termine generale che comprende la tigna (si manifesta con chiazze rosse in rilievo che tendono ad allargarsi a forma di anello, squamando leggermente l’area) e il piede d’atleta. Si trattano con antimicotici.
La dermatite del bagnante
E’ un’infezione scatenata da un parassita, la cercaria, che viene espulso con le feci di uccelli (anatre e gabbiani ad esempio) nei pressi della riva, sotto forma di uova. Una volta schiuse, i vermetti appena nati possono attaccarsi alla cute di qualunque ospite, compreso l’essere umano, generando prurito, sensazione di bruciore, pustole rosse o vescicole. Antistaminici e antiparassitari rappresentano la cura ottimale. A rischio sono specialmente i bambini che giocano nell’acqua bassa, con la sabbia. E’ meglio dunque evitare spiagge isolate dove sono maggiori i passaggi dei volatili (laghi compresi).
Irritazioni da sabbia
I piccolini sono particolarmente soggetti a irritazioni cutanee causate dalla rena che con l’acqua salmastra, l’umidità del costumino o il sudore, sfrega la pelle: ra le gambe, intorno all’inguine o sotto le ascelle. Queste irritazioni si palesano di solito con puntini rossi fastidiosi che stimolano i bambini a grattarsi ripetutamente, aprendo la strada a infezioni. La soluzione in questo caso può risiedere in una pomata antistaminica o lenitiva, non prima di aver fatto una bella doccia e asciugato tutto il corpo.
Irritazione da insetti
Nella sabbia si trovano animaletti di cui nemmeno ci accorgiamo, capaci però di pungere e provocare rossore o dolore. Normalmente non occorre medicare queste lesioni cutanee, dato che si risolvono in poco tempo. Nell’eventualità che perdurino o si diffondano sarà invece opportuno rivolgersi a un dermatologo per ottenere una corretta diagnosi e il trattamento adeguato.
Taglietti ed escoriazioni
Purtroppo, pure questi non sono eventi affatto rari. Il bagnasciuga nasconde sassi affilati e conchiglie taglienti, mentre l’inciviltà produce quantità industriali di vetri di bottiglia rotti con cui ferirsi camminando a piedi nudi o scavando una buca. Cosa puoi fare in questo caso? Pulisci bene la zona, lascia asciugare e infine applica un prodotto a base di acido ialuronico che, grazie alle sue proprietà idrofiliche, favorisce la guarigione di tagli, irritazioni, escoriazioni e abrasioni. Una crema con acido ialuronico è il “”pronto intervento” ideale per quei piccoli incidenti che a volte possono capitare in spiaggia.
E ora, con un po’ di prudenza, buon divertimento!