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timber rafting viaggiare su una zattera

Assaporare il Nord a bordo di una zattera: ecco il Timber Rafting

Alla scoperta del Timber Rafting, un nuovo modo di assaporare i Paesi del Nord. Cosa ti occorre? Una zattera e tanto spirito di avventura.

 

Timber Rafting, ovvero “costruiamo una zattera, con tanto di tenda per dormire, e cominciamo a navigare un fiume…”: dì la verità, non hai mai sentito parlare di questo nuovo tipo di avventura, molto in voga nei paesi del Nord Europa? Oggi sono qui per spiegarti come funziona e, perché no, convincerti a farci un pensierino per la prossima estate. Ready to go con le dritte de il tuo Amico per la Pelle?

Innanzitutto, a chi è venuta l’idea di questo tipo di vacanza-avventura? A uno svedese, che un giorno ha pensato bene di raccogliere un gruppetto di connazionali, insegnargli a costruire una zattera, spiegargli le regole base della navigazione e lasciarli liberi di affrontare la lenta discesa lungo il fiume alla scoperta del territorio, regalando loro notti serene sotto le stelle e un’esperienza da raccontare.

L’iniziativa a poco a poco ha preso piede, tanto che oggi esistono alcune agenzie specializzate in Timber Rafting, un modo affascinante e avventuroso di scoprire gli angoli nascosti dei Paesi scandinavi.

Un’esperienza di Timber Rafting dura circa 1 settimana e comprende la costruzione di una zattera con l’aiuto di personale esperto e l’attrezzatura necessaria (tronchi, corde, più un telo da montarci sopra per ripararsi dal sole o dalla pioggia), nonché un minicorso su come affrontare le correnti del fiume. Anziché dormire sulla zattera è possibile affittare attrezzature da campeggio per dormire in riva al fiume oppure, per chi ama un po’ di comodità in più, optare per strutture attrezzate.

Cosa serve per affrontare il Timber Rafting?

Spirito d’avventura, un po’ di forza fisica per assemblare la zattera o liberarsi da un banco di sabbia, saper nuotare e avere capacità di fare gruppo in qualunque situazione. Soprattutto in estate, non occorre un bagaglio ingombrante, ma basta il minimo indispensabile per l’igiene personale e i pasti, anche perché lo spazio non è tantissimo: al termine dell’assemblaggio la zattera misura 6m x 3m, anche meno se a viaggiare è una coppia o una famiglia di 3 persone.

Certo, tutto ciò rappresenta una sfida faticosa e impegnativa per chiunque sia abituato alle comodità cittadine, ma raggiungere l’obiettivo è alla portata di (quasi) tutti: impegnarsi in questa fase è già una bella avventura, fuori dalla routine, affascinante e divertente per grandi e piccini.

 

Chi può partecipare al Timber Rafting?

Possono partecipare famiglie con bambini piccoli (minimo consigliato 6 anni), gruppi di amici o anche coppie. L’importante è essere uniti e lavorare insieme, sia nel momento della costruzione della zattera che durante la navigazione, sia nei momenti di calma che in quelli con qualche intoppo.

La prima persona a parlarmi di questa esperienza è stata la mia amica Federica, e grazie al suo resoconto sono certo di poterla consigliare a chiunque. Lei è una cinquantenne pigrona, ma grande amante della natura. Con non poche difficoltà si è lasciata convincere dalla figlia Cinzia, come regalo per i suoi 18 anni e sono partite alla volta della Svezia e del fiume Klarälven con un gruppo di altre amiche.

Per montare la zattera si è rotta un’unghia, ha preso un lieve strappo muscolare al braccio e si è sbucciata un ginocchio, ma si è anche tanto divertita. Soprattutto è riuscita a “fare squadra” con la figlia, cosa non semplice quando si ha a che fare con un’adolescente: questo era il suo obiettivo e lo ha raggiunto già al primo giorno. Poi nei giorni successivi si è rafforzato il legame, la complicità, la confidenza, nelle calme ore di navigazione, chiacchierando e godendo della natura, osservando insieme il fiume (per evitare sassi, banchi di sabbia o rami sporgenti) e cercando di scoprire sulle rive vicine castori, alci e cervi.

Cosa altro occorre sapere?

  • Durante un’esperienza di Timber Rafting è importante saper mantenere il controllo sul ritmo del fiume, lasciando che la zattera ne segua dolcemente il flusso, ma facendo attenzione agli ostacoli. E’ altresì fondamentale pagaiare con energia quando la corrente si fa più forte o si rimane bloccati in qualche punto.
  • Se lo si desidera si può attraccare e scendere a terra per una passeggiata o un pasto frugale nel bosco, nonché in alcuni luoghi fare scorta di provviste. In alternativa ci si può fermare per una nuotata, un giro in canoa o per una battuta di pesca.
  • Per lavare piatti, bucato o per la propria igiene personale è possibile utilizzare l’acqua del fiume, estremamente pulita. Volendo, la si può riscaldare con il fornelletto da campeggio se la si ritiene troppo fredda.
  • I bisogni fisiologici? Di cespugli è pieno il bosco! Ma niente paura, sparsi lungo il percorso del tour, nelle aree di sosta per la notte, non mancano dei servizi igienici pubblici chiaramente indicati sulla mappa.
  • A fine giornata occorre scegliere il luogo dove campeggiare: la Svezia permette spesso il campeggio libero, purché nel rispetto delle regole civili e dell’ambiente. Non si lascia mai la spazzatura in giro!
  • Si può scegliere di pernottare in campeggi attrezzati lungo il percorso, dotati di bagni, acqua potabile e… spesso addirittura la sauna!
  • Il Timber rafting è una sfida con se stessi: ma la percezione della difficoltà è molto soggettiva. Dipende da vari fattori come il livello di muscolatura (o di resistenza agli sforzi), l’età e le esperienze precedenti. La mia amica Federica, ad esempio, ha fatto campeggio per anni in gioventù, e quindi l’assenza di comodità non l’ha turbata più di tanto, mentre ha faticato nella costruzione della zattera. Di contro sua figlia, super allenata in palestra, ha sofferto nel dormire in tenda, ma è andata come un treno nell’assemblaggio dei legni!
  • Per qualunque necessità è possibile richiedere assistenza agli organizzatori del tour: discreti ma impeccabili!
  • Ognuno conosce se stesso e il suo corpo, per cui è opportuno partire preparati, per ogni evenienza: pomate o pillole antidolorifiche e antinfiammatorie, assorbenti igienici in caso di ciclo mestruale, salviette detergenti, un prodotto utile per le piccole ferite e le scottature da fuoco (se si vuole fare un falò durante la notte), preferibilmente a base di acido ialuronico e argento metallico in comodo formato polvere spray che occupa poco spazio ma favorisce velocemente la guarigione della pelle.

Il Timber rafting offre divertimento assicurato ed esperienze memorabili, ma potrebbero verificarsi anche piccoli incidenti di percorso presto medicabili: del resto, l’avventura pretende qualche piccolo sacrificio… Non credi anche tu?