19 Giu Pelle al sole, attenzione ai farmaci
Ami abbronzarti? Se stai utilizzando farmaci presta attenzione: alcuni possono scatenare una reazione cutanea se ci si espone al sole. Leggi con attenzione.
Anche i più comuni farmaci da banco possono avere effetti collaterali: i foglietti illustrativi ne elencano quantità infinite e troppo spesso si evita di leggerli per non angosciarsi.
Tuttavia è bene sapere, specie in questa stagione di mare e di sole, che alcuni medicinali applicati sulla pelle (topici), o assunti per via orale (sistemici), in concomitanza con l’esposizione ai raggi ultravioletti possono provocare delle brutte reazioni sulla pelle.
Sono i cosiddetti “farmaci sensibilizzanti al sole”, dunque ben noti per questo loro effetto collaterale. I più comuni?
- Antibiotici (in particolare doxiciclina, tetraciclina, ciprofloxacina, levofloxacina, ofloxacina)
- Antidepressivi
- Antistaminici (prometazina, difenidramina)
- Antifungini
- Farmaci per abbassare la pressione del sangue
- Perossido di benzoile (utilizzato nel trattamento dell’acne)
- Antinfiammatori non steroidei (come il celecoxib e l’ibuprofene)
- Retinoidi
- Pillola anticoncezionale
I sintomi delle reazioni cutanee ai farmaci
Arrossamento, sensazione di prurito o di bruciore, gonfiore, bollicine tipo eritema: i sintomi sono simili a quelli di una scottatura da sole, talvolta anche ad una ustione. Possono comparire nella zona in cui è stato applicato il farmaco topico, oppure in altre parti del corpo – non necessariamente esposte al sole – quando il medicinale è stato preso per bocca.
Non tutte le persone subiscono questi effetti collaterali e non sempre sono della medesima entità. Molto dipende, ad esempio, dalle ore di esposizione al sole e dalla concentrazione del principio attivo farmacologico in circolo nell’organismo.
Fotosensibilità, fotoallergia, fototossicità: cosa sono?
La fotosensibilità è la capacità di un farmaco di scatenare una reazione cutanea nella persona che lo assume, se si espone al sole.
Esistono 2 diversi tipi di reazioni:
- Fototossicità, la reazione più frequente. Il farmaco assorbe i raggi ultravioletti e li rilascia sulla pelle, provocando una vera e propria distruzione delle cellule cutanee. I sintomi possono comparire anche alcuni giorni dopo l’esposizione al sole.
- Fotoallergia. I raggi UV modificano la struttura del farmaco e l’organismo attiva la produzione di anticorpi che possono dar vita ad un rash cutaneo, simile all’eczema.
È importante ricordare che i farmaci sensibilizzanti al sole possono aggravare i sintomi di alcune condizioni della pelle, come l’acne o l’Herpes.
Cosa fare per evitare guai?
Se stai seguendo qualche tipo di terapia farmacologia, non devi necessariamente rinunciare a una vacanza al mare… né tantomeno decidere di auto-sospenderti la cura nel periodo della tintarella.
Prima cosa, leggi scrupolosamente il foglietto illustrativo in modo da verificare la presenza di effetti fotosensibilizzanti dei farmaci che stai usando.
Per toglierti qualsiasi dubbio, rivolgiti al tuo medico curante che ti saprà dare tutti i consigli del caso e, magari, potrà valutare (quando possibile) eventuali farmaci alternativi.
E in tutti gli altri casi?
Le reazioni cutanee provocate dai farmaci sensibilizzanti al sole meriterebbero un capitolo a parte.
Per le irritazioni di altro tipo, può esserti d’aiuto una crema specifica a base di acido ialuronico 0,2%, grazie alla sua capacità di favorire la guarigione della pelle.
In caso di scottature ed eritemi solari invece, puoi scegliere un prodotto che all’acido ialuronico associ l’estratto di semi d’avena: i due componenti, insieme, favoriscono l’idratazione e il ripristino della barriera cutanea, oltre a esercitare un’azione lenitiva.
E per concludere, una buona regola di benessere sempre valida!
Se l’irritazione della pelle o i sintomi fastidiosi (prurito, bruciore, rossore etc) sono particolarmente intensi, oppure faticano a scomparire, consulta appena puoi il medico o lo specialista dermatologo.